Tra Segesta e Custonaci, il presepe vivente sfila nel Parco Archeologico
Per due giorni viene ricreata la magia nel Natale con lo sfondo del Teatro greco del sito monumentale siciliano. Un ponte tra mondo greco e Cristianesimo tra storia e cultura
Una «Natività d’autore», una dimensione unica nel suo genere che si potrà ammirare il 5 e il 6 gennaio 2023 nel Parco Archeologico di Segesta. Alla luce delle lanterne si avrà modo di raggiungere il Tempio greco sotto la luna. E scoprire qui una Natività che sembra appartenere a un «tempo antico, lontano, immoto». Si tratta di un’iniziativa che lega tradizioni ed esperienze culturali diverse: i personaggi della rappresentazione arrivano dal famoso presepe vivente di Custonaci, considerato tra i più suggestivi della Sicilia: dopo i giorni del Natale, prima volta assoluta della Natività nel Tempio greco, il Parco archeologico lo riporrà per due giorni con lo sfondo del Tempio monumentale che richiama la classica iconografia della natività napoletana con le colonne rotte.
Storia, cultura, religione
Così storia cultura e religione si fondono tra mondo greco e Cristianesimo. «Un’occasione unica che legge l’iconografia antica e la lega ai resti archeologici», afferma Luigi Biondo, direttore del Parco archeologico. «Un sito straordinario che si arricchisce di un significato cristiano del tutto inedito», sostiene il sindaco di Calatafimi Segesta, Francesco Gruppuso. Non nasconde la sua gioia intellettuale Leonardo Pipitone, dell’associazione «Museo vivente di Custonaci» che cura l’allestimento della Natività con il Parco archeologico di Segesta e il supporto logistico e organizzativo di CoopCulture: «Sono stupito della bellezza del sito e della sceneggiatura».
L’itinerario
Il percorso culturale prevede visite guidate alla luce delle lanterne con la presenza di un archeologo, un itinerario alla scoperta dell’area del Tempio, della nascita della città elima e altre curiosità storico-culturali. Poi si giungerà dinanzi all’imponente e meraviglioso Tempio di Segesta, e si assisterà alla rappresentazione scenografica della Natività. Segesta, storica rivale di Selinunte, fu un’antica citta elima situata nel Trapanese. La vecchia città sorge sul Monte Barbaro, nel territorio comunale dell’odierna Calatafimi Segesta. All’interno del Parco archeologico vi sono tesori di grande valore storico-architettonico e monumentale di diverse epoche, tra cui il meraviglioso Tempio in stile dorico (noto a livello internazionale) e un teatro che risale all’età ellenistica, in parte scavato nella roccia della collina. Segesta fu una delle più importanti «poleis» del Sud del Mediterraneo, il tempio dorico ne è la più rilevante e splendida testimonianza storica.